dieta-cucina-mediterranea

La dieta mediterranea e la cucina mediterranea non sono concetti sovrapponibili

Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, dieta e cucina mediterranea sono due concetti diversi e non sovrapponibili. Quella che chiamiamo dieta mediterranea è infatti in realtà un’astrazione che corrisponde molto poco al concetto di cucina mediterranea. Quest’ultimo si è codificato nel tempo seguendo la storia e l’incrocio di abitudini e culture delle popolazioni mediterranee. L’identità mediterranea, anche in campo alimentare, è infatti derivata soprattutto da un mix culturale, dallo scambio e dalla condivisione di diverse usanze appartenenti a popoli diversi. Questo scambio ha influenzato praticamente tutti gli ambiti della cucina che oggi chiamiamo mediterranea, dalla gastronomia salata alla pasticceria.

La cucina mediterranea è quindi basata sulla contaminazione e sulla mescolanza frutto dell’intreccio di civiltà, culture e tradizioni che si sono sviluppate e succedute nel Mediterraneo. Il Mare nostrum dei romani era infatti punto di incontro per scambi commerciali tra culture diverse permettendo così la diffusione anche dei loro prodotti tipici in campo alimentare. La cucina mediterranea era per questo motivo una cucina in continua evoluzione; risentì, ad esempio, dell’influsso della dominazione araba in Africa, Sicilia e Spagna dove furono introdotti nuovi prodotti alimentari come agrumi, spezie, riso, zucchero, carciofi… Un’identità poi di nuovo ridisegnata dall’arrivo dei prodotti provenienti dall’America: patate, mais, cacao, pomodori…

La dieta mediterranea è invece un modello nutrizionale definito negli anni ’50 dal fisiologo statunitense Angel Keys sulla base dell’alimentazione tipica di una certa area geografica del Mediterraneo ed in modo specifico della Grecia e del Sud Italia, apportando quindi una restrizione rispetto alla vastità di popolazioni e abitudini alimentari che si affacciano sul Mediterraneo.

Il Mezzogiorno d’Italia e la Grecia sono accomunate da una vicinanza oltre che geografica anche di tradizioni alimentari dovute ad una somiglianza climatica che rende disponibili prodotti molto simili per agricoltura, pastorizia e pesca. Olio di oliva, latte e latticini, frutta e verdura variegata e di stagione, cereali, pesce in tante varietà, carni, vino: tutti prodotti con un basso contenuto di grassi saturi che se consumati in quantità moderate ed abbinati ad un giusto livello di attività fisica contribuiscono al mantenimento di uno stile di vita sano con un aumento della longevità, una riduzione delle malattia cardiovascolari e dei tumori.

Oggi quindi per abitudine chiamiamo “dieta mediterranea” un modello semplificato rispetto a quella che è la cultura alimentare mediterranea. Un modello messo a punto allo scopo di individuare uno stile alimentare sano e non eccessivamente proteico da contrapporre a quello delle popolazioni ricche ma che inevitabilmente banalizza la complessità e la varietà di un’alimentazione derivata dalla commistione di popoli diversi con usi e costumi differenti che hanno saputo però integrarsi tra di loro nel corso dei secoli. La cucina mediterranea è quindi qualcosa di molto più complesso, da non confondere e non sovrapporre al concetto di dieta mediterranea.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *