Halloween e le zucche…

E’ il 31 di ottobre, cari lettori, quindi…Buon Halloween!
Ammetto che, come molti altri, non ho mai sentito particolarmente questa festa che appartiene solo in parte alla nostra tradizione. Ma sarà l’effetto positivo di questo nuovo blog, sarà la giornata uggiosa, quest’anno mi sono venute un po’ di curiosità. Prima di tutto: ma che festa è Halloween?

E’ noto che questa festa sia celebrata soprattutto negli Stati Uniti e che ha tutta una serie di tematiche “horror” e le sue tradizioni (Dolcetto o scherzetto?). Sembra che essa derivi da una festa celtica, la festa di Samhain, nome che dovrebbe significare all’incirca, “festa di fine estate”. Per questo motivo sembra che questa festa venisse associata già anticamente all’idea della morte in quanto fine della stagione calda, e inizio di quella fredda.
Altro dubbio: ma che vuol dire Halloween?
Su questa storia celtica della festa di Halloween interviene nell’VIII secolo Papa Gregorio III che sposta al primo novembre la data di Ognissanti (data che, divenuta precetto nell’840, rimane fino ai giorni nostri). In questo modo viene a crearsi quella continuità tra Halloween, Ognissanti e la Commemorazione dei defunti (2 novembre). Il tentativo viene forse fatto per “cristianizzare” la festa di Halloween, così suggerisce Wikipedia, almeno. Tentativo non riuscito.
E dunque il nome Halloween viene da All-Hallows-Even (la notte prima di Ognissanti).
Ora, che c’entra la zucca con Halloween?

In Irlanda e in Scozia si era soliti intagliare le rape per farne delle lanterne per ricordare le anime obbligate a restare in Purgatorio. In America, sin dal 1837, la rapa venne sostituita dalla zucca, facile da intagliare e molto presente nel territorio americano. Nascono così le famose Jack-o’-lantern queste macabre zucche intagliate che spopolano il 31 di ottobre. Dietro a questa usanza si nasconde la leggenda di Jack l’irlandese.
Ecco qui insomma…Buon Halloween a tutti e soprattutto, buone mangiate di zucca!

Pubblicato da

Alka

Esperto bruciatore di vivande, assiduo frequentatore di tavole calde e paninari vari. Tra i suoi piatti forti il trionfo di uova biologiche con un tocco di sale accompagnate da listelli di pancetta affumicata e la fantasia di tonno e pomodorini su un letto di lattuga fresca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *