Il pomodoro

Le informazioni di questa scheda sono il frutto di una breve ricerca su internet, cito in particolare la pagina sul pomodoro di Wikipedia, sperando nella sua correttezza 🙂

Nome scientifico: Solanum lycopersicum.

Origine del nome comune

Ci sono varie versioni che circolano su internet. Alcuni lo fanno risalire alle proprietà afrodisiache che si riteneva avesse, da cui viene il nome pomme d’amour, con cui divenne noto in Francia, ma anche love apple, in Inghilterra e pomo d’oro, in Italia. Tuttavia il nome “pomodoro” potrebbe derivare invece dal colore originario, d’oro appunto. Il tipico colore rosso odierno è dato da successivi innesti.
Altri invece credono sia una storpiatura di pomo dei Mori in quanto esso appartiene alla “famiglia” delle solanacee, diffusa (in particolare la melanzana) nel mondo arabo.
Il nome con cui è noto in altre parti del mondo “tomato” deriva invece, attraverso varie giravolte e incomprensioni, dal nome Azteco Xitomatl.
Il nome pomodoro si riferisce sia alla pianta che al frutto.
In alcune regioni italiane, come è noto, viene chiamato anche in altro modo:
Piemonte: Pomatica, Tomatica
Marche: Pommidoro
Umbria: Pomidoro
Lazio: Pommidoro
Campania: Pummarola
Sicilia: Pomidoro

Breve storia del pomodoro

Questo ortaggio così importante nella nostra cucina è originario del Sudamerica, dell’America centrale e della parte meridionale dell’America settentrionale.
Era già noto agli Aztechi, che realizzavano anche la salsa di pomodoro e lo chiamavano Xitomatl.
I pomodori sbarcano in Europa nel 1540 insieme a Hernan Cortés, ma la coltivazione e diffusione inizia nel XVII secolo.

La stagione dei pomodori

Il vasto numero di qualità e la diffusione in climi diversi rende difficile specificare un solo periodo per la raccolta dei pomodori. In generale però, serre escluse, si può dire che il periodo caratteristico dei pomodori è da luglio a settembre, in Italia. Nei paesi a clima tropicale (come Cile ed Ecuador) la pianta cresce tutto l’anno.

Pubblicato da

Alka

Esperto bruciatore di vivande, assiduo frequentatore di tavole calde e paninari vari. Tra i suoi piatti forti il trionfo di uova biologiche con un tocco di sale accompagnate da listelli di pancetta affumicata e la fantasia di tonno e pomodorini su un letto di lattuga fresca.

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